Cambia ruolo e si trasforma bene in attaccante, segnando un gol e offrendo tanti palloni buoni che mandano in porta i compagni.

Non si scompone mai e vince la maggior parte dei duelli fisici e aerei. Non lo sposti, ma deve migliorare in impostazione.

Agisce benissimo come pendolino di fascia sinistra ma molto migliorato difensivamente. Deve migliorare su alcune imprecisioni nel fraseggio.

È su ogni pallone, su ogni contrasto. Con Cristofalo fa da diga a centrocampo ma, talvolta, si dedica ad inserimenti saggi e il gol ne è la testimonianza.

Con la forza, con il cuore di un vero capitano, tiene in piedi la squadra e la partita. Gioca bene vicino alla porta, l’ultimo a mollare.

Spreca troppo facilmente le energie, ma dà grande sostanza. Pesa l’occasione clamorosa sbagliata nel primo tempo.

I suoi cambi di passo diventano determinanti per l partita. Un gol e un assist che dimostrano quanto sia decisivo per la sua squadra.

Una spina nel fianco. Rapido, fastidioso ma sopratutto intelligente a leggere le situazioni. Da 9 o da dietro con gli inserimenti percepisce la porta ed è freddo.

Adattato praticamente da centrale, tiene come può i duelli, sforzandosi e vincendone alcuni. Soffre le ripartenze.

Meglio da perno di centrocampo che da difensore. Tutte le azioni offensive dell’Arsenal passano da lui, che fa quasi sempre la cosa giusta col pallone.

Decisivo sempre. Pochi interventi ma tutti utili alla squadra, che rimane a galla anche grazie a lui.

Pochi minuti ma giocati al massimo dell’incisività; infatti il tabellino dice un gol e un mezzo assist con un velo intelligente che vale come tale.

L’infortunio, nei primissimi minuti di gara, stronca una prestazione che era cominciata bene. Auguri di pronta guarigione!

Incolpevole sui gol subiti ma rischia di combinare qualche pasticcio ogni tanto.

Duro nei contrasti e difficile avversario da affrontare nell’ 1 vs 1. Deve migliorare anche lui la gestione delle situazioni con palla.