La porta la vede solo da lontano. Avolio lo annienta con la sua marcatura e lo costringe a giocare ben distante da Lucido. Nei suoi tentativi da fuori, non colpisce e, quando gli capita l’azione ghiottissima del pareggio nel finale, la butta fuori.

Poco trovato dai compagni in avanti. Fa bene il movimento, ma non riesce a essere pericoloso negli ultimi metri, se non in un’azione nel finale. Rimanendo più dietro, riesce a fare egregiamente la fase difensiva, ma anche abbastanza bene il ruolo di assist-man. Un Serra che non dispiace.

Complice la non perfetta forma fisica, non spicca come al solito. Anche lui parecchio distratto in difesa e poco convincente in fase offensiva. Tanto nervoso, poco grintoso.

Partita in crescendo fino al momento del rigore, tanto netto quanto sfortunato. Poi un crollo psicologico,che lo costringe ad alcuni errori. Gestisce la difesa alla perfezione, distinguendosi per sacrificio e intensità. Se esce lui è finita per i Poeti.

Spaesato e a tratti inesistente. Poco convincente dietro e poco presente in avanti, anche se recupera più palloni dei suoi compagni.

Bene nel ruolo di frangiflutti a fianco di Avolio, così così quando deve impostare per fare ripartire i suoi. Si intende bene con il resto del reparto, come se fosse legato da un elastico. Qualche pallone di troppo regalato agli avversari.

Maledirà Lucido fino alla fine del torneo, probabilmente se lo sognerà per qualche notte. Gli para tantissime occasioni, ma il rigore lo ha battuto con troppa superficialità. Stavolta, non basta la sua individualità per decidere la partita.

Tiene a galla i suoi con parate superbe. Gran parte della vittoria è dovuta a lui, che costruisce un muro davanti la porta e non lascia passare neanche le palle deviate. Para persino un rigore a Russo. Nulla da rimproverargli.

Si perde troppe volte Di Giorgio e Quartararo, non facendo una partita delle sue… Appoggia poco anche l’azione offensiva, elemento che lo caratterizza.

E’ lui il principe di questa favola, il Vardy di questo Leicester. Porta la sua squadra numerose volte in vantaggio, portandola a reagire alle offensive e ai gol avversari. Si muove benissimo e si libera bene della marcatura degli avversari. L’ultimo gol è antologia… del calcio strano.

Di fatto non effettua parate. Male nelle uscite, dove si fa anticipare sempre. Gli avversari fanno 5 tiri e 5 gol, statistica che non si capisce se sia merito dei Poeti o demerito suo.

Partenza alla Higuain. Spietato boia dell’area di rigore: concretizza le due palle che gli passano tra i piedi, sa che è questo quello che serve in partite del genere. Bravo, anche lui, a liberarsi facilmente della blanda marcatura avversaria.

E’ parecchio confusionario, come tutta la difesa del resto. Perde la calma troppo facilmente e a tratti sembra stanco di andare dietro ai movimenti degli attaccanti avversari. Marcature troppo lente.

Ci mette tanta grinta e si sacrifica tantissimo. Ci mette anche lui la faccia in questa vittoria clamorosa. Addirittura, ha anche l’occasione per firmarla con una grande azione personale, che finisce di pochi centimetri sul fondo.